1. Cosa intendiamo con il termine ‘perdita di capelli’?
Il numero normale di capelli che può essere perso ogni giorno è da 50 ai 100 peli.
Qualsiasi perdita di peli oltre questo numero è considerata anormale e comunemente viene chiamata “perdita dei capelli”.
2. Quali sono le cause di perdita di capelli?
I fattori che determinano l’evoluzione dei peli sul cuoio capelluto durante la vita umana sono fondamentalmente l’eredità (geni paterni e materni), cause esterne (attrito eccessivo, utilizzo di prodotti chimici come coloranti, eccesso di calore durante l’asciugatura dei capelli, l’uso di prodotti appropriati per la cura), disturbi (ad esempio disordini della tiroide), disturbi del cuoio capelluto, assunzione farmaci, dieta povera, stress.
3. Cosa è l'alopecia androgenetica?
L’alopecia androgenetica – comunemente la calvizie – colpisce principalmente gli uomini e, secondariamente, le donne.
Accade solo alle persone con predisposizione genetica e ha un substrato ormonale.
È dovuta alla produzione di 5α-diidrotestosterone da testosterone tramite l’enzima 5α-reduttasi.
L’aumento della 5α-diidrotestosterone nei follicoli piliferi provoca inibizione del loro metabolismo, con conseguente perdita di capelli.
4. Cosa è il trapianto di capelli?
Il trapianto di capelli è il trasferimento dei follicoli piliferi sani da una zona del cuoio capelluto ad un altra che presenta un altro grado di diradamento.
Il trapianto di peli può essere fatto a parte la testa ad altre zone del corpo (p.e. sopraciglia)
5. Come si sceglie l’area donatrice che si prelevano i follicoli?
Per capire il principio di trapianto di capelli dobbiamo spiegare il concetto di crescita di capelli stabile e mutevole.
Gli individui che hanno una predisposizione genetica a sviluppare alopecia androgenetica hanno una zona di capelli di crescita stabile (la parte posteriore e la parte laterale della testa), che sarà coperta sempre dai capelli e una zona di capelli di crescita mutevole, la quale nel futuro presenterà diradamento di livello vario.
La zona di prelievo dei follicoli per trapianto (area donatrice) è la zona di capelli di crescita stabile che viene valutata secondo la grandezza, la densità dei peli, e l’elasticità della pelle in buona, moderata o scarsa. Il rapporto tra area donatrice e ricevente è quello che determina il risultato finale.
6. Possono tutti essere sottoposti al trapianto di capelli?
Sulla base di quanto precede, si intende che non tutti i candidati soddisfano i requisiti per il trapianto di capelli con successo.
Statisticamente la percentuale raggiunge il 20% a causa di una sproporzionatamente grande superficie pelata che non può essere coperta dalla zona donatrice esistente.
7. Il trapianto di capelli riguarda anche le donne?
Naturalmente, i risultati sono eccellenti in entrambi i sessi.
8. Come saranno i nuovi capelli dopo il trapianto?
I nuovi capelli non cadono mai conservando le proprietà che avevano nella loro posizione originale.
Possono anche essere sottoposti a qualsiasi tipo di trattamento (taglio, rasatura, tintura) così come il resto dei capelli.
9. È doloroso il processo di trapianto?
La procedura è fatta con anestesia locale ed è totalmente indolore.
11. Quanti peli possono essere trapiantati in una seduta?
Da 3000 a 10.000 peli a seconda della densità dell’area donatrice e della portata della superficie che vogliamo coprire.
13. Quando posso ritornare alle mie attività dopo il trapianto?
Il giorno dopo, si può tornare alle sue attività, seguendo sempre le indicazioni del suo medico.
14. Ci sono segni o cicatrici dopo il trapianto di capelli?
No. Dipende dalla capacità del medico specialista che esegue la chirurgia estetica senza lasciare alcun segno.
15. È possibile un nuovo intervento ad un paziente che è sottoposto nel passato in un trapianto di capelli?
Sì, a condizione che vi sia ancora una zona donatrice sufficiente.
16. Quale è la tecnica migliore per il trapianto di capelli?
La scelta della tecnica migliore è individualizzata in base alle potenzialità e le esigenze di ciascun individuo e sta alla discrezione e l’esperienza del medico specialista per il miglior risultato possibile.
A questo punto, va sottolineata l’importanza di prevedere un’ulteriore diradamento in aree che non esistono durante la fase di intervento.